Ritratto di uomo con cagnolino
Ritratto in studio di un uomo seduto con un cagnolino tra le braccia. L’iscrizione grassa in calce alla fotografia è con ogni probabilità l’abbreviazione del termine “grassatore” che indica un rapinatore a mano armata.
A lungo associati con la lealtà e la fedeltà, i cani sono particolarmente presenti nella ritrattistica di fine Ottocento. La loro popolarità è ancora più interessante considerando il ruolo significativo della moralità e dell’umiltà nella coscienza sociale dell’era vittoriana. Gli individui ritratti, oltre a ottenere un ricordo visivo del proprio animale domestico, speravano di associarsi a questi valori includendo i cani nei loro ritratti.
La fotografia è inserita su una pagina dell’Album dei Delinquenti N.2, il secondo di due album realizzati molto probabilmente dallo stesso Lombroso incollando fotografie, disegni a matita, acquarelli, incisioni e ritagli di giornali raffiguranti briganti, delinquenti italiani e stranieri, pazienti ricoverati in strutture manicomiali, crani e altri resti umani.