Trentasette strumenti sequestrati a un ladro d’albergo
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Fotografo non identificato, stampa alla gelatina ai sali d’argento
Chiavi, pinze, lime, seghetti e altri oggetti sequestrati a un ladro d’albergo che, arrestato ripetutamente nel primo decennio del Novecento, forniva false generalità dichiarandosi all’occorrenza italiano, francese, spagnolo e cubano.
L’applicazione della fotografia giudiziaria, dalla fine dell’Ottocento, comincia a concretizzarsi in veri e propri archivi di persone schedate, dove accanto alle fotografie segnaletiche si aggiungono immagini di corpi di reato e di scene del crimine.