Socialista e femminista
Figura centrale del socialismo e del primo femminismo italiano, Anna Kuliscioff, di origine russa poi naturalizzata italiana, nel 1887 va a vivere per un breve periodo a Torino per specializzarsi in ginecologia e ostetricia e frequenta assiduamente il salotto di Lombroso. Collabora con l’Archivio di psichiatria, la rivista di Antropologia criminale.
Nonostante la collaborazione e l’amicizia, Lombroso le fa una perizia che pubblica nel 1890 nel suo libro Delitto politico e le rivoluzioni, come esempio dei delinquenti per passione, celandone l’identità sotto il nome della famiglia d’origine (Rosenstein).
Sul retro della fotografia si legge Anna Kulicioff nichilista.